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LAMBRATE

 

Progetto di riqualificazione urbanistica

Lambrate (MI)

2011

 

 

Stitolo-1

Il progetto urbanistico affronta aree molto vaste di città e temi molto complessi. Non può dunque prescindere da uno studio approfondito del contesto su cui si è chiamati ad intervenire. Lo studio e l’analisi, che ha ricoperto un ruolo fondamentale nella stesura del progetto, è stato svolto attraverso differenti fasi:

A.    Analisi della Urbs: cioè lo studio della città fisica, ricercando i singoli caratteri e l’insieme dell’organismo urbano. Siamo partiti studiando diverse soglie storiche dell’evoluzione della città di Milano, analizzando come la città si sia evoluta nel corso degli anni e ricercando i fattori che hanno influito sulla trasformazione di Lambrate. In seguito abbiamo intrapreso lo studio dei caratteri fisici che definiscono un determinato ambiente; abbiamo analizzato la rete dei trasporti pubblici, il sistema del verde, i quartieri e la loro accessibilità, indagando la spazialità e le diverse tipologie edilizie presenti sul territorio

B.    Analisi della Civitas: cioè la città degli esseri umani, ed in particolare la topografia sociale e il sistema di relazioni su cui è incentrata la vita degli individui e della società. Questa seconda fase dell’analisi cerca di indagare chi abita e come vive un determinato luogo. Per esempio abbiamo analizzato, grazie a i dati S.I.Ce rielaborati tramite dei grafici, le differenti persone che abitano nel quartiere, il tasso di senilità, gli spostamenti giornalieri in entrata o in uscita da Lambrate,  evidenziando e localizzando le diverse attività umane economiche e sociali  presenti sul territorio.

C.    Analisi S.W.O.T : cioè la rielaborazione personale in chiave progettuale dei dati acquisiti tramite le due precedenti analisi, evidenziando sul territorio i punti di forza, i punti di debolezza, le opportunità e le minacce. Questo ha permesso di produrre una prima bozza del master plan in cui sono evidenziati i punti chiave del progetto e sono delineati gli obiettivi da raggiungere. Il progetto urbanistico deve tener conto della fitta complessità della città in tutte le sfere in cui si è articolato l’approccio analitico. Deve quindi cercare di dare un contributo concreto nella trasformazione urbana e non applicare semplicemente una serie di norme urbanistiche. L’ analisi e l’interpretazione del contesto dunque, risulta un elemento imprescindibile nella progettazione urbanistica in quanto fornisce un quadro generale dei problemi che il progetto è chiamato ad affrontare. L’intento del nostro progetto è quello di recuperare due aree dismesse: l’area dello scalo ferroviario e l’area della caserma; Ci siamo posti  inoltre l’obbiettivo di creare anche un collegamento fino all’area dell’ex Innocenti; area  anch’essa riqualificabile in un prossimo  futuro.

1.    Nell’area dello scalo cerchiamo di ricucire il tessuto urbano creando un collegamento Nord- Sud (automobilistico e pedonale) dalla stazione ferroviaria fino al quartiere dell’Ortica. Abbiamo pensato ad un sistema di torri destinate ad uffici ed una piastra adibita a funzioni universitarie ( come è indicato nell’ A.T.U.). Queste funzioni sono unite tramite un parco studiato per creare continuità tra gli elementi. Nel progetto rientra anche un sistema di laboratori con il fine di sviluppare ulteriormente i settori dell’artigianato e del design già presenti nel quartiere.

2.    Nell’area della caserma, abbiamo previsto lungo via Bistolfi un sistema residenziale con fronte commerciale per creare continuità con il commercio presente in piazza delle Rimembranze. In via Pitteri invece abbiamo pensato ad una piastra con una galleria commerciale e delle aule a servizio pubblico. Tra questi due sistemi abbiamo inserito un grande giardino pubblico la cui testa è un ampio edificio a corte adibito a biblioteca  che fa da perno tra la piastra e le residenze.  Sopra l’area della caserma, sfruttando l’opportunità creata da un capannone industriale dimesso, abbiamo creato il fulcro del nostro progetto. Abbiamo dato vita infatti ad una piazza che lega l’area dello scalo con l’area della caserma tramite un complesso di forme e di funzioni legate alla cultura, al terziario e allo svago.  Abbiamo previsto anche un area dedicata alle scuole e allo sport collegate da un parco che inizia dalla piazza della biblioteca e si ricollega al nuovo quartiere Rubattino e al verde attrezzato già presente sotto lo svincolo della tangenziale. 

Team work:
Riccardo Colombo
Giorgio Colombo
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